Sacile: “Il giardino della Serenissima”.

Fondata, secondo la leggenda, da profughi troiani capeggiati da
Show more Antenore, ha un toponimo di origini incerte: riportato da alcuni studiosi al latino SACCUS, avente il significato di ‘insenatura, via senza uscita’, viene da altri fatto derivare da SACELLUM, perché l’abitato si sarebbe sviluppato attorno a un sacello cristiano. Dotata di un castello, nella seconda metà del secolo XI fu assegnata dall’imperatore Enrico IV ai patriarchi di Aquileia, e si costituì in comune nel 1213. Per la sua ubicazione al centro di importanti vie di comunicazione e proprio sul confine occidentale della regione, fu travagliata dalle lotte tra il patriarcato e i trevigiani, i Da Camino e i conti di Gorizia, seguite, all’inizio del XV secolo, da quelle tra gli ungheresi e i veneziani, desiderosi di espandere la loro egemonia sul Friuli. Conquistata, nel 1419, dalla repubblica veneta, registrò un lungo periodo di tranquillità, che ne favorì un grande sviluppo economico, urbanistico e culturale, per cui fu denominata “Il giardino della Serenissima”. Dopo il declino di Venezia, nel 1797, vide l’arrivo di Napoleone e divenne teatro di cruenti scontri tra francesi e austriaci. Entrata poi a far parte del Regno Lombardo-Veneto, nel 1866 fu annessa al territorio italiano. Occupata dagli austriaci dopo la disfatta di Caporetto e dai nazisti durante la seconda guerra mondiale, ha risentito, specie nei suoi edifici più antichi, dei terremoti del 1976. Pregevole è il patrimonio artistico, che annovera la cinquecentesca loggia municipale; il palazzo Flangini-Biglia, della seconda metà del XVI secolo, e i palazzi Carli, Candiani ed Ettoreo. Nell’architettura sacra spicca l’antichissimo duomo di San Nicolò, la cui struttura attuale risale al Quattrocento.
Curiosità:
1: Come territorio/insediamento di un qualche rilievo Sacile si fregia dell’onore di essere stato menzionato nell’Historia Langobardorum di Paolo Diacono, rarissima opera storica grazie alla quale oggi è possibile ricostruire la vita e le vicende del popolo dei Longobardi.
2: Sebbene Sacile non arrivi a ventimila abitanti, la città ospita ben tre teatri: Teatro Zancanaro, Fazioni Concert Hall e Teatro V. Ruffo.
3: A Sacile ha sede uno dei maggiori produttori di pianoforti da concerto del mondo, la Fazioni Pianoforti Spa.
4: Battaglia di Sacile : Nell’aprile del 1809 il territorio pordenonese ospita una battaglia, chiamata appunto battaglia di Salice (o dei Camolli o anche di Fontanafredda) spesso ignorata dalle cronache ufficiali, ma di notevole rilevanza militare, sia perché rappresenta uno dei rari rovesci subiti dalle armate napoleoniche tra il 1796 ed il 1815, sia perché vede coinvolti, per la prima volta in modo significativo sul territorio nazionale, i reparti italici arruolati nell’Armata del Regno d’Italia, primo embrione di un esercito e quindi di uno spirito nazionali. A questo scontro, violento e sanguinoso, prendono parte circa 70-80.000 uomini, un decimo circa dei quali cade in una sola giornata.